Accuse che nell’ottobre del 2013 costarono a Giancarlo Massaro, direttore della motorizzazione civile di Teramo, la sospensione per due mesi dal servizio e che questa mattina hanno visto i giudici condannare l’uomo ad un anno e quattro mesi ma solo per l’accusa di falso. Massaro è stato infatti assolto dall’abuso d’ufficio, reato per il quale lo stesso pm Davide Rosati, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto l’assoluzione.
Per Massaro, difeso dall’avvocato Federica Benguardato, i giudici hanno disposto anche la sospensione della pena e la non menzione nel casellario giudiziale. A far partire le indagini, nel 2013, erano state le segnalazioni di alcuni cittadini residenti vicino al deposito dell’Arpa, che avevano denunciato i cattivi odori legati al costante via vai di mezzi.
Da qui l’avvio di tutta una serie di controlli che avrebbero permesso di accertare come presso la motorizzazione molti autobus venissero revisionati senza utilizzare l’opacimetro, strumento ritenuto necessario per verificare l’emissione dei fumi. Nel corso della requisitoria il pm Davide Rosati aveva chiesto per Massaro la condanna a tre anni.