L’area è stata sequestrata su segnalazione di alcuni ciclisti alle Guardie Ecologiche lo scorso 19 febbraio ma i grossi contenitori in plastica non sono mai stati rimossi con conseguente bonifica della zona. Così vento e pioggia ha buttato a terra e scoperchiato alcuni fusti, facendo fuoruscire gli scarti industriali. Si tratta molto probabilmente di “Ricosil Fnc” e “Politex Pu-Lu” (così si legge sulle etichette), sostanze chimiche utilizzate per lavare e ammorbidire i tessuti.
L’area è stata circoscritta dagli agenti della polizia provinciale che hanno apposto i cartelli di sequestro, ma in attesa di una decisione la discarica abusiva si ingrandisce e rischia di diventare una bomba ecologica ad orologeria, sperando che si intervenga prima.