“Le aree costiere medio-adriatiche” si legge nella nota “sono, infatti, prese d’assalto dalla forza economica dell’espansione dei centri abitati. Una battaglia iniziata negli anni ’80, con Italia Nostra in prima fila appoggiata da cittadini locali e dalle altre associazioni ambientaliste, ha consentito di salvare l’area del Borsacchio dagli interessi di società immobiliari che volevano realizzarvi villaggi vacanza. Nel 2005 sembrava essersi raggiunta la definitiva protezione dell’area riuscendo ad ottenere l’istituzione della Riserva naturale regionale guidata del Borsacchio, ma purtroppo la battaglia non è ancora terminata. Nonostante l’istituzione della Riserva abbia portato alla salvaguardia di un piccolo pezzo di costa gli attacchi ora provengono direttamente dalle istituzioni. Comuni e Regione ora vogliono prevedere l’edificabilità all’interno della Riserva, vogliono riperimetrarla per escludere parti su cui esistono interessi edificatori”.
Italia Nostra invita, dunque, i cittadini a riappropriarsi del mare e chiama a discutere di questi temi gli interlocutori privilegiati, l’Università, gli Ordini professionali, gli operatori del settore turistico e balneare, gli amministratori, le associazione ambientaliste, i cittadini.