“Ci troviamo di fronte ad un fenomeno stagionale che però quest’anno, a causa delle alte temperature invernali, si è presentato in forma superiore rispetto alle precedenti primavere – ha spiegato l’assessore Traini – A breve il ciclo vitale di questo insetto porterà i bruchi, che è lo stadio più pericoloso, a diventare crisalidi e quindi falene, e dunque sostanzialmente inoffensivi. Per sicurezza, comunque, domani andremo in pineta per capire come bloccare al meglio la discesa dei bruchi. Ovviamente ci troviamo di fronte ad uno sforzo notevole, vista l’altezza dei nostri pini e il loro numero, ma di certo faremo ciò che è utile per tutelare la salute pubblica”.
La raccomandazione per tutti coloro che si dovessero trovare nelle vicinanze dei bruchi della processionaria è comunque di rimanerne a distanza per evitare di entrare a contatto con i loro peli, e di non calpestarli assolutamente.