Giulianova. Viene messo sotto da un auto sul lungomare e rimane in agonia per diverse ore. È la storia di un gatto bianco e nero che ieri notte all’una e mezza è finito sotto una vettura, rompendosi una zampa posteriore e la spina dorsale. Agonizzante e strisciando, non potendo usare le zampe posteriori, il gatto s è trascinato nel parcheggio spina pesce al centro della carreggiata di fronte allo stabilimento Venere, da un parte, e il bar Cartagena dall’altra. Proprio i gestori del locale, Fabio e Marco con gli ultimi affezionati clienti hanno assistito alla straziante scena, a quel punto hanno interrotto le operazioni di pulizia per assistere il felino che provava inesorabilmente a nascondersi senza riuscirvi. Un capanello di persone si è formato attorno alla povera bestia, il popolo della notte, troppo spesso noto per spiacevoli fatti di cronaca, inizia a chiamare chiunque per tentare di salvare la vita al gatto, oppure per interrompergli l’agonia. Si chiamano amici, Asl, veterinari e addirittura il 118 ma nessuno trova la soluzione. Nel frattempo passano due ore e il gatto che ancora si lamenta e tenta invano di nascondersi. Alle tre un veterinario risponde, Fabio gli racconta l’episodio e chiede gentilmente aiuto nonostante l’orario. Il dottor Carlo Arteconi si precipita sul posto. Prova a visitarlo, notando che è totalmente insensibile nella parte inferiore. Lo anestetizza e poi controlla meglio, la diagnosi è implacabile: rottura della spina dorsale, rottura di un arto posteriore e probabile emorragia interna. Non c’è niente altro fare che sopprimere lo sfortunato gatto con un iniezione di anestetico e curaro e il veterinario lo porta via con se. Il capannello si disperde, una ragazza quasi piange. Purtroppo episodi simili ne capitano tantissimi sulle strade, la cosa assurda che il nuovo codice della strada impone il soccorso degli animali investiti. Ma come possono essere soccorsi se questa notte Fabio ha dovuto chiamare una trentina di veterinari, anche quelli che garantiscono il servizio 24 ore su 24, per riuscire a trovarne uno disponibile? Tra l’altro il dottor Arteconi è stato professionale e non ha chiesto neanche un euro ai ragazzi, “animalisti” per una notte.