Le criticità riscontrate riguardano la mancanza del numero telefonico al quale chiedere informazioni (98,9% dei casi), la mancanza di informazioni relative alla vendita dei biglietti (97,7%), la scarsa identità della fermata (96,6%), la scarsa manutenzione delle strutture (72,8%), la sporcizia (70,5%), la scarsa visibilità e manutenzione degli orari (62,5%), la pericolosità delle fermate (61,4%), l’assegna di segnaletica orizzontale (53,4%), le fermate non riparate (52,3%) e la visibilità del numero della linea (52,3%).
“Paghiamo lo scotto di un anno e mezzo di commissariamento” ha detto Di Giovangiacomo “durante il quale l’Ipas, ente gestore per la manutenzione delle pensiline, ha interrotto la sua attività. Adesso dovrebbe stipulare un accordo con la TeAm per la manutenzione straordinaria e ordinaria. Intanto, l’Ufficio del Comune ha già censito tutte le 90 pensiline sparse nel territorio. Nella sola area dell’autostazione abbiamo raggiunto un accordo con il gestore del bar, al quale sarà concesso un ampliamento del locale in cambio della manutenzione della sala d’aspetto. A settembre, invece, partiranno i lavori di rifacimento della facciata della stazione, a spese delle ferrovie dello Stato, che in cambio concederanno al Comune l’area di risulta da adibire a parcheggio, con 120 posti auto gratuiti”.
Marina Serra