I 100 bidoni stradali che nel 2003 furono “eliminati” dalle vie cittadine per avviare il progetto, allora sperimentale, di raccolta porta a porta dei rifiuti. Martinsicuro, prima di altre municipalità limitrofe, avviò il progetto e questo, rappresentò all’epoca, un traguardo meritorio. In questi casi (senza mettere in discussione il progetto nella sua totalità), però, alcuni particolari non furono definiti nel dettaglio. A partire dagli ingombranti cassonetti, alcuni dei quali anche in ottime condizioni, che giocoforza dovevano essere tolti dalle strade. In attesa di smaltirli, o forse di venderli, i bidoni furono “parcheggiati” nell’area dell’ex fornace Fiore dove di lì a poco sarebbe dovuto nascere (il progetto naufragò) Spassopoli, lo spazio dedicato al tempo libero.
A distanza di oltre 10 anni, però, i cassonetti dell’immondizia sono rimasti sempre nello stesso posto, coperti addirittura da una folta vegetazione. Ora, però, è nato il problema di una loro dismissione, operazione che poteva essere programmata già all’epoca. Forse, in quel periodo il Comune avrebbe potuto incassare dei soldi per la cessione. Ora, invece, i soldi dovrà spenderli l’ente per smaltirli.
L’amministrazione comunale, nelle scorse settimane, aveva anche bandito una gara ad evidenza pubblica per la vendita dei 100 cassonetti. Una sorta di asta per la vendita per una cifra di mille euro. L’alienazione dei cassonetti stradali, però, è andata deserta. La merce probabilmente non interessa o forse è anche vero che buona parte dei cassonetti oramai è inservibile. L’area dell’ex fornace Fiore, ora, va bonificata (il sindaco di recente ha firmato una specifica ordinanza per la presenza di amianto e altri rifiuti) e i cassonetti vanno smaltiti. Operazione che sarà effettuata dal Comune, attraverso la Poliservice, per una spesa di poco meno di 900 euro.