Pineto, Anci Abruzzo chiede incontro con la Regione per i lavoratori in mobilità

lavoratoriPineto. Erano in tanti questa mattina a Villa Filiani di Pineto, tra lavoratori in mobilità e rappresentanti dei comuni abruzzesi per parlare del provvedimento Cicas che stabilisce che per il rinnovo del prolungamento delle indennità di mobilità gli enti locali devono garantire l’integrazione a 36 ore. All’iniziativa, promossa dal Comune di Pineto, ha partecipato anche Antonio Centi, presidente regionale dell’Anci Abruzzo. Era stato invitato anche l’assessore regionale al lavoro Paolo Gatti che però non ha partecipato all’incontro.
“Si è capito che la situazione è davvero molto difficile”, ha sottolineato il presidente dell’Anci Abruzzo Antonio Centi, “ci sono lavoratori che da un momento all’altro rischiano di perdere il lavoro e di essere sbattuti fuori per un provvedimento che è assolutamente discutibile. Noi contestiamo il fatto che la Regione non abbia dialogato con gli enti. Il problema riguarda un po’ tutti i comuni abruzzesi e ci sono realtà che danno occupazione a molti lavoratori in mobilità. La prima cosa che faremo come Anci sarà quella di chiedere all’assessore Paolo Gatti un tavolo di confronto per trovare una soluzione in grado di andare incontro alle esigenze di tutti”.
Il Sindaco Luciano Monticelli e l’assessore alle politiche sociali e al personale del Comune di Pineto, Tiziana Di Tecco, si sono detti soddisfatti per l’esito dell’incontro di stamane.
“Il fatto di aver coinvolto l’Associazione nazionale dei Comuni”, hanno spiegato i due amministratori pinetesi, “è stato importante perché adesso in questa nostra iniziativa abbiamo al nostro fianco un organismo assai competente. Vogliamo trovare una soluzione perché ci sono lavoratori che hanno acquisito delle professionalità che non vanno disperse. Ci auguriamo ora che al più presto la Regione fissi un tavolo di confronto. Certo, avremmo preferito che l’assessore Gatti fosse stato qui oggi a questo incontro. Ma comprendiamo il fatto che abbia molti impegni. Chiediamo però che non sottovaluti la questione dei lavoratori in mobilità”.

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