L’operazione è stata preceduta da una serie di appostamenti e pedinamenti che avevano destato sospetti negli agenti della Guardia di Finanza. Ad incuriosire i militari il fatto di aver assistito più volte ad operazioni di carico e scarico di merce, mentre poche volte erano stati visto entrare o uscire operai.
I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Nereto hanno deciso, pertanto, di intervenire e, appostati vicino alla sede della ditta, hanno deciso di sottoporre l’opificio ad ispezione.
Alla vista delle Fiamme Gialle i lavoratori, tutti di nazionalità cinese, hanno smesso di lavorare ed hanno consegnato i permessi di soggiorno. Quattro di loro, invece, hanno tentato di fuggire.
Il titolare dell’impresa, sempre di nazionalità cinese, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Teramo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
All’atto dell’accesso, il titolare non ha fornito nessun documento o registro obbligatorio ai fini della normativa giuslavoristica. Non solo. L’uomo avrebbe dichiarato che si tratterebbe di documentazione in possesso di un altro soggetto, non specificato.
Si è accertato, inoltre, che i tredici operai, probabilmente tutti senza contratto di lavoro, lavoravano e dimoravano nella stessa azienda, dove dormivano in 13 posti letto realizzati con divisori in cartone.
L’opificio è stato sottoposto a sequestro insieme agli 873 articoli contraffatti in corso di realizzazione.