Pineto. E’ stato sorpreso dalla motovedetta dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova mentre pescava nel bel mezzo della neo-istituita Area Marina Protetta “Torre del Cerrano”. Per tale motivo, il comandante di una vongolara è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per la violazione della normativa che disciplina le attività consentite nella predetta area. I militari della Guardia Costiera hanno inoltre provveduto al sequestro dell’attrezzatura utilizzata nell’attività di pesca e circa 50 kg. di vongole, pescate in zona vietata. L’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” è stata istituita con Decreto del Ministero dell’Ambiente del 21 ottobre 2009.
Con Decreto 28 luglio 2009 è stato adottato e reso esecutivo il regolamento di disciplina delle attività consentite nelle diverse zone dell’Area Marina Protetta.
L’AMP si estende tra i comuni di Pineto e Silvi. La sua superficie è di circa 37 km² e ricomprende una ristretta “zona B”, un quadrato di circa 1 km di lato di fronte a Torre Cerrano, una “zona C” di 14 km², che si sviluppa per l’intera estensione del fronte mare fino a circa 2 km dalla costa e un’ampia “zona D” di forma trapezoidale, di circa 22 km² che si estende fino al limite delle 3 miglia.
Ad ogni zona corrisponde un differente grado di tutela e, più rigido e stringente per la “zona B” e sempre più proteso ad un utilizzo maggiore nelle “zone C e D”.
La gestione provvisoria dell’Area Marina Protetta è stata affidata al Consorzio “Co.Ges. A.M.P. Torre Cerrano”, costituito tra la Regione Abruzzo, la Provincia di Teramo ed i Comuni di Pineto e Silvi.
Le Capitanerie di porto, ai sensi della legge 394/91, esercitano la sorveglianza sulle aree marine protette, svolgendo controlli ad ampio spettro sull’attività di pesca, sulla navigazione da diporto, curano il monitoraggio antinquinamento e la tutela sull’ecosistema marino nonchè la vigilanza archeologica sui beni sommersi, non mancando di assicurare la prioritaria attività istituzionale di salvaguardia della vita umana in mare.