Accanto al feretro del vigile del fuoco la moglie Emanuela con il casco di Darwin fra le mani, i genitori del ragazzo e tutti i suoi colleghi e amici di sempre. Tantissime, infatti, le divise che hanno affollato la chiesa e a cui lo stesso Seccia si è più volte rivolto, perché l’esempio dato da Darwin Lupinetti con il suo lavoro sia la dimostrazione di una vita breve, ma spesa nella maniera più nobile.
Presenti, inoltre, il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi e tutte le forze dell’ordine, estremamente commosse dall’improvvisa morte di un grande amico.
I ricordi del vescovo di Teramo e dei colleghi di Darwin sono, infatti, tornati all’impegno profuso dal ragazzo durante la festa dell’Epifania quando, vestito da Befana, usava calarsi dal campanile del Duomo di Teramo per regalare doni ai piccoli che lo aspettavano. Piangono, i vigili del fuoco, il sorriso di Darwin, la passione per il suo lavoro e si stringono alla madre del giovane, visibilmente provata dall’assenza di un figlio che non c’è più e che cerca ancora disperatamente. Piangono e salutano Darwin per l’ultima volta, mentre lo aspettano sul sagrato della chiesa, tutti in fila pronti, con il loro saluto militare, a rendere merito all’uomo e al padre che è stato.