Giulianova, Arboretti chiede la rivisitazione del piano ex Sadam e tende la mano a Mastromauro

arboretti_6Giulianova. Rivedere il piano di recupero dell’ex Sadam per impedire l’edificazione di palazzi alti anche 55 metri deturpando il paesaggio e la visuale. E’ quanto chiede Il Cittadino Governante che questa mattina in conferenza stampa ha illustrato nei particolari cosa accadrebbe nell’ex Sadam con l’intervento programmato dalla società Skyline.

L’albergo alto 55 metri, palazzi che superano i 22 metri, verde pubblico che si interseca con una strada piuttosto trafficata e con una serie di parcheggi, il famoso “cannocchiale verde” che verrebbe danneggiato per la possibile presenza di edifici. Franco Arboretti, leader de Il Cittadino Governante e consigliere comunale, vuole impedire che tutto ciò accada a danno della collettività. Spera che nel consiglio comunale di mercoledì prossimo si tenga conto del grido d’allarme e che si vada ad una rivisitazione del piano di recupero dell’ex Sadam, interessando, nel contempo, anche gli interventi dell’ex Foma e dell’ex Acciaierie del Sud, complessi che un tempo rientravano in un unico comparto così come era stato previsto nel 1994 da uno studio di fattibilità, elaborato dal professor Landini esperto economista, e operativo già dal 1998.

Quel piano però è stato azzerato con l’inserimento di un Prusst quando al governo della città c’era il centro destra dell’allora sindaco Giancarlo Cameli che oggi si dice pentito di quella scelta. Arboretti accusa anche l’ex sindaco Claudio Ruffini, sostenendo che il piano di recupero dell’ex Sadam è ciò che ha lasciato in eredità prima di approdare alla Regione. Bacchetta anche l’Udc, in modo particolare il consigliere comunale Gianfranco Francioni che si è ormai allineato alle scelte dell’amministrazione comunale, nonostante due anni fa l’allora rappresentante del partito di Casini, Bruno Tarantella, condanno pesantemente il piano di recupero in questione. Stilettata anche a Mimì Di Carlo che oggi approva il piano, mentre a suo tempo neppure lo votò. Tuttavia, nonostante i giudizi severi, Arboretti tende una mano a tutti quanti, al sindaco Mastromauro, ai consiglieri comunali di minoranza e maggioranza, agli imprenditori.ex_sadam_come_sar

“Non siamo i signor no come ci dipingono”, puntualizza, “vogliamo, invece che ci sia in città un’urbanistica partecipata. Vogliamo che il piano di recupero venga rivisto e avanziamo tre proposte: che il cannocchiale verde venga salvato e consegnato alla città per creare un parco del tutto simile al parco Franchi; che le altezze degli edifici vengano ridotte nel rispetto di quelle scelte fatte negli anni ’70 quando fu impedito che a Giulianova venissero realizzati altri edifici come palazzo Gabrielli; che alla città venga consegnato un vero e proprio teatro e non come previsto attualmente dal piano di recupero”.

Arboretti è poi disposto ad un confronti pubblico con l’amministrazione comunale, senza attacchi, ma con un dialogo che possa portare frutti all’intera comunità. “Se le nostre richieste dovessero essere accolte e in poche settimane”, ha concluso, “saremo i primi guardiani affinché gli interventi vengano portati avanti. Noi siamo grati a quegli imprenditori che investono sul nostro territorio. Per l’ex Sadam sono previsti 70 milioni di investimenti. Ma vogliamo che ci siano dei benefici anche per la città”.
Lino Nazionale

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