Giulianova. Si accende anche a Giulianova, dopo Teramo, il dissenso per la ventilata istituzione della settimana corta nelle scuole primarie e secondarie inferiori della città.
Sembrerebbe infatti che la decisione sia stata presa o, perlomeno, si sia molto vicini a istituire l’orario scolastico, per le elementari e le medie, su cinque giorni, dal lunedi al venerdi, con un rientro pomeridiano.
E su questa ipotesi non tutti i genitori si dichiarano d’accordo, tanto che oggi, intorno alle 13.00, un gruppo di persone si è radunato di fronte alla scuola media Pagliaccetti, proprio per protestare sull’istituzione della settimana corta.
Protesta che, visto l’orario, ha radunato non moltissime persone (ne abbiamo contate meno di una trentina), ma sembra che si stia portando avanti una raccolta firme molto più corposa. Una delegazione è stata accolta anche negli uffici, dove hanno esposto le loro perplessità.
D’altra parte, lamentano i genitori, non tutti sono stati avvisati del probabile cambiamento, che creerebbe difficoltà familiari a chi il sabato lavora, e non saprebbe a chi lasciare i figli. Sembra che la decisione di optare per i cinque giorni di scuola settimanali sia nata dalla richiesta di alcuni genitori dei bambini provenienti dalla scuola materna, che quest’anno frequenteranno la prima elementare. Passare più tempo con i propri figli sarebbe la motivazione per chiedere il sabato libero, ma i genitori delle altre classi, compresa la scuola media, non sarebbero stati interpellati, e anche tra i docenti non tutti sono concordi sull’utilità del nuovo orario.
Tra l’altro i bambini, nel giorno del rientro, dovrebbero consumare un pasto veloce in classe, portandolo da casa, con tutti i problemi del caso, visto l’assenza di mense all’interno degli istituti scolastici.
In conclusione sembra che la questione non si esaurisca qui. Vi racconteremo gli ulteriori sviluppi, sperando che la torrida estate che si prospetta non contribuisca a riscaldare gli animi.