Teramo. È morto questa notte, nella sua casa, Romano Bisceglia. Il 58enne teramano era stato condannato all’ergastolo in appello per l’omicidio dell’ex convivente Adele Mazza.
Bisceglia, che secondo l’accusa nel 2010 aveva ucciso e fatto a pezzi la donna ed era in attesa della Cassazione, era tornato a casa soltanto pochi giorni fa dopo la concessione degli arresti domiciliari. L’uomo era stato condannato all’ergastolo in primo grado, sentenza poi annullata per vizi di forma e con il secondo processo davanti alla Corte d’Assise di Teramo terminato con una condanna a 30 anni. Sentenza riformata in appello, con i giudici che gli avevano riconosciuto l’aggravante dei motivi futili e abietti, condannandolo all’ergastolo. Le indagini, infatti, avevano permesso di accertare che Adele Mazza era stata uccisa nell’appartamento di Bisceglia, grazie al rinvenimento di tracce ematiche nei pressi della vasca da bagno.
I giudici della Corte d’Appello avevano accettato l’istanza presentata dall’avvocato Barbara Castiglione proprio per via delle sue gravissime condizioni di salute. Bisceglia era così stato trasferito dall’ospedale di Campobasso alla sua residenza privata. Residenza nella quale ha trascorso le ultime ore della sua vita. Sul caso Mazza pendeva anche un ricorso in Cassazione, che però la morte dell’imputato ha reso del tutto inutile.