Il primo cittadino rosetano proprio in questi giorni ha deciso di vederci chiaro. Ha dato mandato ai vigili urbani e all’ufficio tecnico se le strutture ricettive che vengono definite agricamping abbiano tutti i requisiti così come previsto da una normativa regionale.
“Si tratta di strutture”, ha spiegato il sindaco Pavone, “su cui il nostro Ente ha solo potere di controllo affinché venga rispettata la legge in materia. Purtroppo il rilascio delle autorizzazioni è di competenza regionale. Noi siamo fortemente preoccupati in quanto in alcuni casi non vediamo quelle caratteristiche che un agricampeggio dovrebbe avere”.
La legge in materia prevede che queste strutture abbiano soprattutto come primo scopo la valorizzazione del territorio e i suoi prodotti tipici. Dovrebbero avere un appezzamento coltivato con prodotti agricoli di stagione, anche se a due passi dal mare. Ma stando ad una prima indagine eseguita dai vigili urbani, a parte un verde prato per accogliere al meglio i villeggianti, non c’è null’altro. I titolari di agricamping avrebbero inoltre dei vantaggi fiscali rispetto ad esempio ad un normalissimo campeggio. Ma l’attività svolta negli agricamping sia la stessa di un qualsiasi altro campeggio.
“Noi vogliamo vederci chiaro”, ha aggiunto il primo cittadino rosetano, “se ci sono delle irregolarità, i responsabili ne dovranno rispondere. E nei casi più gravi non esiteremo a bloccare i lavori o le attività. Il territorio di Cologna ha una vocazione turistica, ma credo che in questi casi si stiano oltrepassando i limiti approfittando di una legge che a mio giudizio debba essere riformulata”.
Intanto, nei giorni scorsi sono stati portati a termine i lavori di ripiantumazione sul tratto nord del lungomare delle palme della specie washingtonia, al posto delle phoenix che erano state attaccate dal punteruolo rosso.