La Cigs, che sarà applicata a rotazione per un anno, interesserà un massimo di 450 dipendenti sul totale dei 473 addetti dello stabilimento. Questa soluzione consentirà di gestire i circa 80 esuberi creatisi in azienda in seguito alla crisi del comparto.
L’assessore regionale Paolo Gatti, che ha partecipato all’incontro, ha espresso “massima soddisfazione per la volontà dichiarata dall’azienda di voler rimanere nel territorio, mentre da parte della Regione c’è la disponibilità a sostenere un percorso di ridefinizione degli organici e, quindi, ad intervenire con tutti i mezzi possibili a supporto del piano di gestione degli esuberi”.
Dal canto suo, la provincia di Teramo ha ribadito la sua intenzione a salvare un’azienda che per il territorio ha una importanza strategica. “È ovvio” ha comunque sottolineato Valter Catarra, presidente della Provincia “che le istituzioni dovranno fare fronte comune per accompagnare il piano di gestione degli esuberi”.
Commenti positivi sono giunti anche dagli assessori Guardiani e Vannucci, che hanno garantito continuità all’impegno messo in campo finora.
All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti dell’azienda, i sindacati nelle persone di Giovanni Timoteo (Filtea Cgil), Serafino Masci (Femca Cisl), Emanuela Loretone (Cgil) e Luciano Melchiorre (Uilta-Uil), la Rsu ed una rappresentanza dei lavoratori della Golden Lady.