La proprietà ha spiegato che si tratterebbe di “ordinarie dinamiche organizzative” e che, pertanto, questo non comporterà né riduzioni di personale né ridimensionamento del polo produttivo teramano.
Molto soddisfatto dell’esito del confronto, il presidente della Provincia, Valter Catarra, ha dichiarato che la vicenda conferma il ruolo strategico che il gruppo assegna al polo produttivo di Mosciano. Secondo quanto riferito da Catarra, preannuncerebbe anche l’intenzione di realizzare nuovi investimenti nei prossimi cinque anni.
Con l’occasione, il gruppo Amadori ha, infatti, precisato che è in corso di attuazione un Contratto di programma che vale 50 milioni di euro di investimento e che per il quinquennio 2011/2015 si stanno studiando iniziative. Molto probabilmente, l’idea è quella di pensare ad investimenti superiori a quelli effettuati in passato, a riprova di una fase fortemente espansiva che comporterà riflessi positivi anche in ordine a nuove professionalità necessarie.
Nel verbale di accordo sottoscritto anche dai sindacati, l’azienda precisa, inoltre, che non vi saranno riduzioni di personale, che sarà trasferito allo stabilimento di Cesena solo chi acconsentirà volontariamente e che a quelli che rimarranno, invece, a Mosciano verrà garantita l’equivalenza funzionale all’interno dell’azienda.