Due clienti marchigiani, infatti, avrebbero rifilato altrettante banconote da 50 euro false ad una lucciola romena. I clienti, in fasi successive, si sono incontrati con la ragazza e hanno pagato la singola prestazione sessuale come da tariffa, ossia 50 euro. Gli incontri intimi sarebbero avvenuti in un appartamento di Alba Adriatica (dove vive la donna) e almeno in apparenza il pagamento della prestazione a “luci rosse” non avrebbe generato sospetti nella ragazza. A dire il vero, però, quelle strane banconote che aveva ricevuto dai clienti, qualche dubbio hanno generato nella lucciola, che per scrupolo ha deciso di fare una verifica. Così ha raggiunto un bar della zona, dove è in dotazione un sistema per verificare l’autenticità del denaro, e si è accorta che i 100 euro erano falsi, carta straccia. Forse, visti i tempi, anche le lucciole potrebbero dotarsi di una strumentazione analoga a quella usata dagli esercizi pubblici, per evitare di essere truffate dai clienti.