I responsabili, invece, rischiano sanzioni piuttosto salate. Ma non è finita, in quanto le autorità marittime hanno anche deciso di verificare le dimensioni delle reti utilizzate per la pesca del pesce azzurro, accertare, insomma, che la grandezza delle maglie delle reti per la pesca con il sistema delle “volanti” sia quella minima consentita dalla legge.
Al mercato ittico giuliese, comunque, c’è stata tensione in quanto da sempre la marineria locale accusa quella pugliese di non rispettare le regole per ciò che concerne la cattura del pesce azzurro, immettendo sul mercato alici e sardine sottomisura e in quantità eccessive rispetto alla reale domanda. Ne consegue, quindi, un prezzo decisamente più basso con un doppio danno: quello economico e quello ambientale per il forte depauperamento della risorsa ittica. Accuse più volte rivolte in passato e che hanno generato spesso tensione al porto di Giulianova.
La guardia costiera giuliese, in collaborazione con gli ispettori del servizio d’igiene ambientale della Asl di Teramo, già tre settimane fa aveva operato un sequestro del pescato al mercato ittico locale. In quella circostanza venne scoperto che pesce surgelato e decongelato proveniente dall’India veniva venduto da un commerciante come prodotto ittico fresco. Merce sequestrata e multa salata al commerciante stesso.
Lino Nazionale