“Il Mercato Ittico, come Squeo dovrebbe sapere, non è proprietario di alcun tipo di prodotto ittico, ma eroga semplicemente un servizio. Servizi”, spiega l’assessore Mellozzi, “che consiste nella pubblica asta di prodotto ittico fresco conferito dagli armatori dei motopesca”. Alle parole dell’assessore Mellozzi fa eco il direttore Giuliano Granata: “Squeo dice il falso quando asserisce che il Mercato Ittico sta diventando un centro di smistamento di prodotti ittici stranieri perché all’interno della struttura mercatale sono stati assegnati, come da regolamento, box a grossisti, alcuni dei quali in possesso del numero CEE. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che il numero CEE consente a chi lo possiede di poter lavorare e commercializzare qualsiasi tipo di prodotto ittico”. “Naturalmente”, aggiunge il dirigente Andrea Sisino, “la lavorazione e la commercializzazione sono assoggettate al rispetto rigoroso di disposizione di legge e normative commerciali e sanitarie. Sulle quali la vigilanza da parte delle autorità competenti è sempre attiva e presente”.