Il provvedimento di contenimento degli ungulati, che avevano creato seri problemi per la sicurezza delle persone e la tenuta dei raccolti, è stato adottato dopo il parere dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
L’ordinanza firmata dal sindaco, Dino Santoro, prevede il divieto assoluto su tutto il territorio comunale di “fornire foraggiamento agli animali selvatici, sia direttamente somministrando il cibo sia indirettamente abbandonando sul territorio comunale, in
prossimità dei centri abitati nonché di zone agricole e rurali o delle strade comunali – in
particolare di quelle a più alta densità di traffico – bevande, alimenti o cibi di qualsiasi tipo,
compresi gli scarti alimentari delle cucine private e/o pubbliche, nonché scarti vegetali
(radici, tuberi, bacche, …)”.
A chiunque in caso di avvistamento di cinghiali, singoli o in branchi, si impone di mantenere una distanza di sicurezza minima di 30 metri. È fatto obbligo ai proprietari di cani, che si accingono ad accompagnarli in spazi pubblici, di rispettare rigidamente le regole circa l’utilizzo del guinzaglio nella conduzione dell’animale domestico e verificare preventivamente se vi è presenza di cinghiali, evitando, ove possibile, il contatto ravvicinato”.
Il sindaco ha inoltre ordinato ai cittadini di collaborare segnalando al Comune di Popoli,
tramite la Polizia Locale o i Carabinieri Forestali – istituzionalmente competenti in materia
di fauna selvatica – tutte le situazioni di disagio o altro derivanti dalla somministrazione
abusiva di cibo.
Infine è stato raccomandato ai proprietari dei fondi agricoli di provvedere a
un’adeguata pulizia, per evitare che le aree possano diventare zona di rifugio per i cinghiali.
foto: ansa.it