Ad annunciarlo è l’assessore regionale alle Attività produttive Mauro Febbo che spiega: “Con l’esercizio provvisorio viene allontanato lo spettro della chiusura dell’Azienda, scongiurando di conseguenza il blocco delle attività e la perdita delle commesse. La Regione Abruzzo, fin dall’inizio, ha seguito l’evoluzione della vicenda OMA comprendendo immediatamente che si trattava di una situazione complicata sia per gli aspetti legati alle procedure concorsuali sia per i risvolti di carattere penale, e di questo abbiamo sempre informato Organizzazioni Sindacali e lavoratori. Infatti, oggi, le due aziende del gruppo, di Tocco da Casauria e di Castiglione a Casauria, possono continuare a garantire continuità produttiva assicurando un futuro ai dipendenti e alle loro famiglie”.
“Adesso – sottolinea Febbo – bisogna perseguire sulla strada già avviata in modo che l’azienda possa essere rilevata da altri gruppi industriali. Ci sono almeno due manifestazioni di interesse da parte di aziende ben strutturate sul mercato come condiviso nei diversi tavoli svolti in Regione ai quali hanno partecipato lavoratori e Organizzazioni sindacali. In questi giorni – continua Febbo – sono stato costantemente in contatto con il curatore fallimentare Roberto Costantini, che ringrazio per il delicato e duro lavoro che sta portando avanti, che per arrivare all’esercizio provvisorio ha dovuto verificare la consistenza e solidità delle offerte e poi verificare l’effettiva volontà delle aziende committenti. Ha dovuto peraltro lavorare sul delicato rapporto tra tutela della continuità aziendale ma anche della garanzia dei terzi creditori. Quindi confrontarsi con il Collegio che ha valutato positivamente la proposta. Oggi è stato ottenuto un primo importante risultato che non è però risolutivo né tantomeno definitivo. La vertenza sarà lunga, difficile e piena di ostacoli da superare, anche di natura giuridica e giudiziale, noi come Regione faremo la nostra parte e siamo certi di poter contare della professionalità del dott. Roberto Costantini e dei Magistrati che hanno dimostrato la capacità di assumere posizioni per la tutela dei lavoratori anche rispetto a decisioni assunte in precedenza”.