Semaforo che, tramite sensori installati nell’asfalto, rileva l’arrivo degli autobus nei pressi del rondò e fa scattare il rosso per le auto, lasciando la precedenza ai pedoni per l’attraversamento, permettendo al bus di “tagliare” la rotatoria in sicurezza.
Comune e Tua si godono il successo dell’iniziativa, mentre continuano le polemiche degli avversari della rivoluzione alla mobilità su viale Marconi.
Il presidente del Comitato Strada parco bene comune, Ivano Angiolelli, interviene sulla ” l’immediata priorità semaforica: ll bus sconta infatti un tempo lungo di attesa al semaforo equivalente a quello delle vetture che transitano sulla corsia lato mare posta alla sua destra, dopodiché potrà transitare in sicurezza al centro della rotatoria. La priorità assoluta è ovviamente riservata sempre al pedone che aziona il pulsante dedicato”.
Angiolelli, quindi, vede “rafforzate le perplessità sulla valenza strategica del progetto complessivo: Viale Marconi a quattro corsie ridotte penalizza la sicurezza della circolazione, esclude di fatto i ciclisti dagli utenti abituali della strada, discrimina i disabili dalla fruizione del servizio di trasporto pubblico a causa di banchine centrali di sosta inaccessibili per la pendenza eccessiva degli scivoli, penalizza gravemente la qualità della vita e il benessere di cittadini e commercianti, con vantaggi ancora tutti da dimostrare sul TPL attrattivo per gli automobilisti, sollecitati e indotti a lasciare l’auto in garage da un servizio più efficiente, regolare e confortevole”.