La cavità, in fase esplorativa, presenta parti strette ed allagate.
I tre sono rimasti bloccati oltre un sifone (passaggio allagato) che si è riempito a circa 70 metri dall’ingresso.
Attivate le Commissioni CNSAS Speleosubacquea e Disostruzione per facilitare il passaggio delle zone allagate. Al lavoro la XV Zona Speleo del CNSAS coadiuvata dalla controparte Alpina. Allertati i mezzi del 118.
Sul posto stanno recando anche i sommozzatori di Roseto dei vigili del fuoco e da Napoli ulteriori rinforzi.
Sul posto stanno operando i Vigili del Fuoco del distaccamento di Alanno e dalla sede Centrale hanno inviato pompe di sollevamento acqua e gruppi elettrogeni per prosciugare i passaggi allagati,la zona e’ illuminata dalle fotoelettriche.Sul posto sono arrivati dal Lazio e dalla Campania gli speleosub del Vigili del Fuoco con particolari attrezzature per raggiungere la persona rimasta bloccata all’interno. Sul posto vi e’ il Funzionario dei Vigili del Fuoco di Pescara che sta coordinando i soccorsi con la supervisione della Prefettura di Pescara,le ricerche proseguiranno per tutta la notte.
Aggiornamento. Due speleologi rimasti bloccati nella grotta di Risorgenza, un ramo secondario della Paritelli, nel comune di Roccamorice, alle falde della Maiella pescarese,a sono stati tratti in salvo dal Cnsas, mentre si sta lavorando per salvare il terzo, che è in una situazione ritenuta seria: i due speleologi recuperati stanno bene.
Si opera in condizioni complicate: con il supporto delle idrovore dei Vigili del Fuoco si sta provando ad abbassare il livello dell’acqua, perché gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico possano penetrare più in profondità nella grotta. A dare l’allarme è stata una donna che era fuori dalla grotta e ha perso il contatto con il gruppo, composto da chietini e marchigiani.