Le donne arrivano al centro antiviolenza su indicazione di amici e parenti (30,4%); il 25% circa arriva su invio da parte degli altri nodi di rete, come servizi sociali, forze dell’ordine o servizi sanitari. Registrato, inoltre, un aumento di giovani donne, su invio da parte di scuole, accolte allo sportello dedicato alle adolescenti. Punto di riferimento anche il 1522, numero nazionale antiviolenza e stalking attivo 24 ore su 24.
Delle 138 donne prese in carico, 112 sono italiane – non solo di Pescara e provincia, ma anche provenienti da altre regioni – e 26 straniere. I dati indicano che “la violenza rimane un fenomeno trasversale rispetto a classe sociale, età, livello culturale”. Del totale, 39 donne hanno età compresa tra i 40 e i 49 anni, 33 tra i 30 e i 39, 29 tra i 50 e i 59, 19 tra i 18 e i 29 anni, 10 oltre i 60 e 3 tra i 14 e i 17 anni. In 121 casi all’origine della richiesta ci sono violenze psicologiche, in 104 casi violenze fisiche, in 57 violenza economica, in 28 stalking e in 22 violenza sessuale. In 69 casi l’autore delle violenze è il partner attuale, in 44 l’ex partner, in 11 un familiare, in 10 un conoscente e in 3 uno sconosciuto.
I dati sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa a Pescara. Presenti, tra gli altri, la presidente di Ananke, Doriana Gagliardone, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Pescara, Antonella Allegrino, e referenti della rete antiviolenza. Nel corso dell’incontro sono state annunciate anche le iniziative previste in vista del 25 novembre.
La campagna prenderà il via domani e si concluderà domenica con un evento in piazza Sacro Cuore a Pescara. Previsti, tra l’altro, la consegna di sacchetti di pane per mostrare vicinanza alle vittime, perché “per troppe donne la violenza è ancora pane quotidiano”, e il lancio di palloncini con i nomi di donne vittime di femminicidio.