“Che naturalmente non può prescindere dall’esistente, quindi dal sistema di piste ciclabili già attivo, che si è andato consolidando nel corso del tempo, e dalle aree a traffico condizionato (Ztl, isole ambientali, isole pedonali e zone 30)”, afferma l’assessore alla Mobilità, Luigi Albore Mascia, che aggiunge: “Da questi due elementi di base la pianificazione parte per agire su due livelli: una rete primaria composta da piste e corsie lungo la viabilità principale cittadina e da una rete secondaria, a servizio delle funzioni di quartiere per raggiungere i nodi di scambio con i trasporti pubblici”.
“Non si tratta solamente di un lavoro sui percorsi – sottolinea Mascia – ma di attuare un programma che preveda una vera e propria rigenerazione urbana, attraverso una riqualificazione complessiva del territorio, con interventi coerenti con la visione futura della città. Che gli ultimi due anni di emergenza sanitaria hanno cambiato e stanno cambiando ancora”.
Il piano punta ad un rafforzamento complessivo delle infrastrutture, quindi non soltanto dei collegamenti, ma delle aree di sosta sia delle auto che dei mezzi di micromobilità (monopattini e biciclette) con incremento delle attrezzature di servizio e all’interazione con il trasporto pubblico locale e con il trasporto ferroviario.
“Quindi nuovi percorsi, come quelli lungo la Tiburtina e nella zona dei Colli – spiega l’assessore – ma anche cucitura di quelli esistenti in modo da migliorare la compattezza della rete e colmare quei vuoti che al momento magari rendono più difficile la mobilità leggera tra più poli attrattori, come ad esempio possono essere l’università e l’ospedale”.
“Il Biciplan contiene anche azioni ‘politiche’ di diffusione delle biciclette – conclude Mascia – e in questo senso si inquadra la convenzione per la fornitura dei mezzi a pedalata assistita attraverso l’accordo stretto con Bit Mobility. Si tratta di iniziative, come quella per moto elettriche e monopattini, che sono a costo zero per le casse comunali”.