E’ quanto è stato previsto durante la riunione tecnica di coordinamento delle Forze di polizia per il 48enne ferito nell’agguato del Bar del Parco avvenuto a Pescara due sere fa.
Si tratta quindi di una misura di sicurezza rafforzata per Cavallito che è tuttora ricoverato in terapia intensiva: la misura è già operativa. L’ex calciatore è scampato per miracolo, anche se in condizioni gravissime, all’agguato che ha portato alla morte dell’architetto 66enne Walter Albi, per mano di un killer che ha sparato a sangue freddo almeno 8 colpi di pistola, puntando alle teste di entrambi.
Gli inquirenti, ora, puntano molto sulla possibilità che proprio Cavallito possa, riprendendosi, testimoniare e perfino fare il nome di chi ha ucciso Albi e tentato di fare altrettanto con lui.
Non si può escludere, perciò, che per evitarlo si possa nuovamente attentare alla sua vita.