A deciderlo è stato il tribunale del Riesame dell’Aquila, dopo l’udienza di questa mattina che ha annullato l’ordinanza custodia cautelare emessa dal gip di Pescara riguardo l’agguato avvenuto il primo agosto scorso al Bar del Parco di Pescara, quando l’architetto 66enne rimase ucciso e l’ex calciatore Luca Cavallito, di 49 anni, rimase gravemente ferito da una scarica di colpi di pistola.
Secondo gli inquirenti, fu Mimmo Nobile – attualmente in carcere – a tirare il grilletto su ordine di Ursino, ritenuto il mandante di quel chiarimento di conti per un affare non rispettato da parte delle vittime.
Accolta, quindi, la richiesta dei legali, Ursino potrà lasciare i carcere di Regina Coeli, dove era detenuto dallo scorso 13 febbraio.
I giudici hanno fissato inoltre il termine per il deposito delle motivazioni in 45 giorni.