Il progetto prevede un finanziamento annuo del Ministero dell’Interno di 1.7 milioni di euro, portando nelle casse dell’Ente un risparmio di 80mila euro l’anno con l’eliminazione della clausola del cofinanziamento da parte del Comune.
L’affidamento della gestione continuerà ad essere a carico dell’Azienda Speciale per i Servizi Sociali del Comune di Montesilvano, che avrà la funzione di essere responsabile del progetto, anche per ciò che concerne i provvedimenti di ammissione dei beneficiari e di approvazione e sottoscrizione dei piani individuali.
“Nel corso degli anni la città di Montesilvano ha portato avanti un processo tale di governance, dei richiedenti asilo e dei rifugiati, da essere considerata un modello virtuoso dell’accoglienza in Italia – afferma l’assessore Santavenere -. L’Azienda Speciale per i Servizi Sociali, nella gestione degli Sprar, ha introdotto il progetto per i minori non accompagnati, consentendo il controllo del fenomeno migratorio clandestino, eliminando i CAS e riducendo l’accoglienza a 60 posti per gli adulti e a 52 per i minori, per un totale di 112. La gestione degli immigrati in passato è stata fuori controllo incidendo negativamente sul territorio, riguardo il fenomeno della sicurezza e della ghettizzazione degli stranieri. Oggi con la proroga del progetto e con l’adesione alla Rete Sai l’amministrazione comunale intende continuare il percorso virtuoso. Il finanziamento del ministero avrà anche una ricaduta sul potenziamento di nuove professionalità da impiegare all’interno dell’Azienda Speciale. Operazione che consentirà all’amministrazione comunale un risparmio di ottanta mila euro all’anno, risorse che utilizzeremo per rafforzare il piano del fabbisogno del personale”.