I due, finiti ai domiciliari, sono accusati di rapina aggravata in concorso: a maggio scorso avrebbero rapinato un ragazzino di 13 anni, a Loreto Aprutino, nei pressi della fermata dell’autobus. I due si sarebbero avvicinati a tre studenti minorenni che erano in attesa di salire sul pullman e con prepotenza avrebbero preteso soldi e sigarette. Dopo il rifiuto dei tre, avrebbero preso di mira il più piccolo e gli avrebbero strappato di dosso lo zaino e rubato il portafoglio contenuto all’interno.
Dopo le suppliche della vittima, i due avrebbero minacciato il 13enne di morte, per poi farsi consegnare anche la maglietta che indossava, invitandolo, con ulteriori minacce, a non raccontare nulla.
Il ragazzino, dopo alcuni giorni, ha raccontato l’accaduto ai genitori, i quali hanno denunciato i fatti ai carabinieri della stazione di Loreto Aprutino. L’attività investigativa ha consentito di ricostruire la vicenda. L’ordinanza eseguita ieri dai carabinieri della Compagnia di Montesilvano, agli ordini del tenente Donato Agostinelli, è stata emessa dal giudice del Tribunale per i Minorenni Cristina Tettamanti, su richiesta del pm Roberto Polella.