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Frana di Caramanico: interrogazione ai ministri di Infrastrutture e Protezione Civile

Caramanico Terme. Il deputato del Pd Luciano D’Alfonso ha presentato oggi un’interrogazione a risposta scritta al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e al Ministro per la Protezione civile, per sapere “se intendano adottare iniziative mirate alla definitiva messa in sicurezza del versante che affaccia sulla galleria della SS 487, nel tratto sottostante il colle La Civita, nel Comune di Caramanico Terme”.

La vicenda risale a quasi due anni fa: l’8 giugno 2021, nei pressi dell’ingresso della galleria che conduce a Sant’Eufemia a Majella, si è verificato il distacco di un masso dal colle sovrastante, fortunatamente senza danni a persone. Un evento simile, con un masso di dimensioni molto più grandi, si verificò nel novembre 2012.

Il giorno successivo l’Anas ha disposto la chiusura in entrambe le direzioni di marcia della SS 487 tra il km 19+000 ed il km 20+700. Il 7 luglio 2021 il Servizio Difesa del Suolo della Regione Abruzzo ha autorizzato l’intervento di somma urgenza a tutela della pubblica incolumità: “Il progetto per la realizzazione di lavori ai piedi del versante La Civita lungo la direttrice di scivolamento del masso si è concentrato sui sistemi di difesa passiva, optando per la realizzazione di un paramassi, che rappresenta il metodo più efficace ed economico”, ricorda D’Alfonso.

Con nota del 25 novembre 2022 il Genio Civile regionale ha comunicato che i lavori di realizzazione della barriera in terre armate “sono stati completamente ultimati nel tratto interessato dallo scivolamento del blocco lapideo” specificando però che “gli interventi posti in essere non sono da intendersi completamente risolutivi delle problematiche in essere, a causa della vastità del versante interessato dai distacchi e degli imponderabili cinematismi che si possono ingenerare in futuro, ma sono da intendersi comunque idonei ad eliminare le situazioni di immediato pericolo più frequente nel tratto di intervento”.

“Da notizie assunte – spiega D’Alfonso – a tutt’oggi è indefinita la specifica competenza riguardante il soggetto deputato all’esecuzione dell’intervento risolutivo del problema. Peraltro non c’è stato l’inserimento dell’intervento nei programmi di finanziamento regionali e nazionali, nonostante il Comune di Caramanico non solo disponga già da tempo della progettazione esecutiva (costata 108.000 euro) ma abbia di recente affidato il servizio tecnico di una seconda progettazione per un ulteriore costo di 200.000 euro, mentre risulta ancora incerta la definizione di un adeguato sistema di monitoraggio dell’area”.

“È chiaro – prosegue il deputato dem – che l’interruzione della galleria, chiusa dal giorno del distacco del masso, stia causando disagi ai residenti di Sant’Eufemia a Majella e Caramanico Terme, in considerazione dello stato di dissesto del manto stradale di collegamento alternativo tra le due località, e danni all’economia derivante dal turismo verde di cui le due cittadine dell’alta Val Pescara sono poli attrattori”.

Oltre alla vicenda specifica, D’Alfonso chiede “quali azioni i Ministri intendano perseguire per contrastare le tante emergenze che colpiscono molti borghi montani del Paese, emergenze causate da fenomeni di dissesto idrogeologico”.