Quasi alle porte della stagione balneare arriva la prima decisione sulla qualità delle acque che mette in allarme operatori e bagnanti in vista dell’apertura di strutture e stabilimenti
Lo scorso anno, proprio in vista dell’inizio della stagione balneare, più volte erano stati prelevati campioni di acqua da parte della società incaricata che aveva così certificato la buona salute del mare in quasi tutti i 126 chilometri di spiaggia della costa abruzzese. Qualche situazione critica era stata comunque riscontrata, ma circoscritta, tanto da far considerare il litorale abruzzese promosso a pieni voti, seppur con qualche riserva.
A poche settimane dall’inizio della stagione balneare, i risultati delle analisi effettuate dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente a salvaguardia della salute dei bagnanti nelle acque del medio Adriatico hanno evidenziato parametri microbiologici oltre la norma nel tratto di costa adiacente il lungomare di Pescara a causa della presenza del batterio escherichia coli ed enterococchi intestinali, che hanno portato a un’ ordinanza di chiusura da parte del Comune della città abruzzese.
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L’analisi stagionale dell’acqua
Come tutti gli anni, con l’avvicinarsi dell’estate e della conseguente apertura della stagione balneare, il Comune di Pescara ha incaricato la società Arpa Abruzzo di esaminare la qualità dell’acqua nel tratto di costa antistante la città abruzzese e i risultati questa volta non sono stati così incoraggianti. Mentre lo scorso anno la qualità media del mare adriatico che bagna la regione Abruzzo aveva sempre superato a pieni voti l’esame della società, questa volta la presenza di parametri microbiologici oltre la norma del batterio escherichia coli ed enterococchi intestinali ha già determinato un provvedimento di chiusura di un tratto di costa da parte del Comune.
Gli Escherichia coli sono batteri comunemente presenti della normale flora batterica intestinale dei quali esistono centinaia di ceppi diversi, finché non acquisiscono elementi genetici che li mettono in grado di diventare virulenti, rimangono commensali benigni. Esistono infatti alcuni ceppi patogeni in grado di causare disturbi importanti o anche malattie al di fuori del tratto intestinale, come infezioni del tratto urinario che possono diventare causa di sintomi fastidiosi e occasionalmente anche di pericoli significativi.
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Il tratto di mare inibito ai bagnanti
“Alla luce delle analisi effettuate dal distretto provinciale di Pescara di Arpa Abruzzo, con un’ordinanza firmata ieri è scattato il divieto temporaneo di balneazione nel tratto di mare compreso tra gli stabilimenti balneari La Capannina e La Vongola, che rientrano nel transetto di pertinenza del punto di controllo denominato zona antistante via Leopardi”. Questo lo scarno comunicato emesso dal Comune che spiega il tratto di costa interessato dal divieto di balneazione che ha fatto scattare l’allarme tra operatori turistici e residenti in vista della stagione che si sta per aprire.
I parametri dei due batteri in questione sono attentamente monitorati per verificare la qualità delle aree di balneazione, in particolare durante la stagione estiva, e il superamento di tali valori impone misure immediate da parte degli organi competenti per evitare rischi per i bagnanti. Come sempre accade in questi casi, le acque verranno a breve nuovamente monitorate con nuove verifiche per controllare l’evolversi della situazione.
