Il sindaco è stato anche prosciolto perchè il fatto non costituisce reato per altre questioni amministrative. Il comune nel 2018 aveva acquisiti alcuni terreni limitofi allo stabilitmento attualmente Solvay con la cifra simbolica di un euro, col fine poi di una nuova industrializzazione.
“E’ un ulteriore passo non solo verso la verità, ma anche verso la bonifica, che è quello che ci interessa – ha detto Lagatta – ora attendiamo gli altri procedimenti, quali il Consiglio di Stato per il bando di bonifica bloccato dal Ministero dell’Ambiente con più fiducia”.
Lagatta è attualemente indagato dalla Procura di Pescara per omessa bonifica di altre porzioni della discarica proprio conseguenti all’acquisizione da Solvay negli ultimi 2 anni, ma è anche l’autore di denunce specifiche proprio sull’omessa bonifica da parte del Ministero a seguito dello stop in autotutela deciso da Roma.