Vale a dire che in 24 giorni l’1,3% della popolazione ha contratto il virus. Nel capoluogo adriatico dilaga la variante inglese, responsabile del 70% delle infezioni. Il Pescarese e il Chietino sono in zona rossa dallo scorso 14 febbraio per effetto di un’ordinanza del presidente di Regione, Marco Marsilio, che scadrà domenica
. Le altre località con più nuovi casi sono Chieti (46), Lanciano (35) e Montesilvano (33). Alti i numeri anche negli altri comuni dell’area metropolitana, da Città Sant’Angelo a Spoltore, da San Giovanni Teatino a Francavilla al Mare.
A livello provinciale, l’incremento più consistente si registra nel Pescarese (+279), seguito dal Chietino (+255). Poi ci sono il Teramano (+111) e l’Aquilano (+48). Alla luce dei dati odierni, la provincia di Chieti raggiunge i 13.085 casi complessivi.
In testa c’è la provincia di Pescara, con 13.550 contagi dall’inizio della pandemia.