Sempre più compagnie aeree hanno assunto la decisione di lasciare l’Abruzzo, ponendo seri interrogativi sul futuro dei trasporti nazionali e internazionali da e verso la regione. Ma per quale motivo?
Una prima risposta si può forse cercare tra le righe dei bilanci della Saga e della Regione Abruzzo, azionista di maggioranza della società che gestisce l’aeroporto.
In sostanza, per indurre una compagnia aerea low cost a espandere le proprie operazioni nel territorio, le Regioni pagano a tali operatori degli incentivi che nel 2022 sono ammontati a 334 milioni di euro per i 34 aeroporti presenti in Italia.
Tuttavia, nel 2022 gli scali italiani hanno speso ulteriori 220 milioni per trattenere le compagnie aeree, portando così l’ammontare a oltre 550 milioni di euro. Di questa cifra, il 65% va a Ryanair, davanti a un 15% a testa per Wizz e EasyJet.
Tra questi dati rileva ovviamente anche l’Abruzzo, sebbene la regione sia presente nell’elenco solamente nelle posizioni di coda, con appena 2 milioni di euro erogati nel corso del 2022, per una cifra che nel 2023 è stata ulteriormente oggetto di una stretta.
Secondo quanto reso pubblico, i trasferimenti finanziari realmente liquidati dalla Regione alla controllata Saga nel corso del primo semestre del 2023 sono stati pari a circa 881 mila euro a titolo di contributo alle funzioni pubbliche svolte dall’aeroporto d’Abruzzo e per la valorizzazione ed internazionalizzazione dello scalo. Tra le righe delle dichiarazioni economiche non figura dunque nemmeno un euro a titolo di contributo alle compagnie aeree low cost, come Ryanair, per il semestre in corso.
Se si guarda al recente passato la situazione non è certo molto diversa. Da un documento riservato le cui considerazioni sono state condivise da Il Centro, il contributo alle funzioni pubbliche e alla valorizzazione e internazionalizzazione dell’aeroporto è stato pari a 1,5 milioni di euro, che la Regione Abruzzo, nel corso dell’esercizio 2022, ha aumentato con altri 500 mila euro motivati con la necessità di far fronte ai maggiori costi sostenuti per l’aumento dell’energia elettrica.
Il trasferimento complessivo dalla Regione alla società che gestisce l’aeroporto, la Saga spa, è dunque stato pari a circa 2 milioni di euro. Una cifra che è stata confermata dall’Autorità di regolazione dei trasporti e dinanzi alla quale è molto difficile difendere ogni posizione rispetto a quanto stanno facendo altre regioni…