Poco dopo le 23 di martedì, come segnalato dalla residente dalla zona alta di Montesilvano, il piccolo pinscher, uscito per fare i suoi bisogni, è stato attaccato e ucciso. Non il primo caso in zona, nemmeno per la stessa famiglia, che solo 2 anni fa ha visto la stessa sorte per il padre dello stesso cane morto ora.
Un fenomeno ben noto anche al Wwf, che in una nota afferma: “Come più volte segnalato dalla struttura locale WWF Chieti-Pescara, la presenza di lupi in alcune aree periurbane del pescarese e del chietino è da tempo nota e conosciuta. Purtroppo però, non sono ancora attuate in modo sistematico le piccole azioni che tutti i cittadini possono compiere per non mettere a rischio loro stessi o gli animali d’affezione e rendere possibile la convivenza con i grandi carnivori”.
Ed è per questo che l’associazione animalista fornisce un vademecum di regole da adottare. “Il vademecum – spiega Filomena Ricci, delegata del WWF Abruzzo – fornisce indicazioni a cittadini, escursionisti, allevatori, ma anche agli amministratori locali, cui spetta l’onere di informare la popolazione per attuare comportamenti corretti. Piccoli accorgimenti – come non avvicinarsi ai lupi, evitare di lasciare gli animali domestici e di allevamento incustoditi o in ricoveri poco idonei, non abbandonare rifiuti o altre possibili fonti trofiche nell’ambiente… – che possono essere molto utili per evitare problemi. I consigli del WWF riguardano anche la protezione delle greggi con recinti elettrificati, frutto dell’esperienza di gestione dei conflitti maturata nelle nostre Oasi dove, sia in territori montani sia in quelli più agricoli e collinari, da anni collaboriamo con le imprese presenti e con la collettività tutta per attuare sistemi di protezione degli allevamenti, per organizzare incontri di sensibilizzazione per la popolazione, per diffondere buone pratiche di convivenza con i grandi carnivori”.
“Non aspettiamo che accada l’irreparabile – continua Nicoletta di Francesco, presidente della struttura locale WWF Chieti-Pescara – come perdere un animale cui siamo affezionati. Ha fatto bene la signora che ha subito l’incidente con il lupo ad avvisare i vicini perché, lo ribadiamo, cani, gatti e altri animali d’affezione non vanno lasciati incustoditi e liberi di vagare da soli per le strade delle città, ma vanno adeguatamente ricoverati soprattutto nelle ore notturne”.