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Bolognano, emergenza cinghiali: il sindaco ordina l’abbattimento

Bolognano. Il sindaco di Bolognano, Guido Di Bartolomeo, ha emesso, questa mattina, un’ordinanza urgente per il contenimento dei cinghiali “a tutela della pubblica incolumità”

“Considerati il perdurare del fenomeno e la gravità dei danni causati dall’invasione dei cinghiali, e a seguito di numerosi incontri sollecitati dai titolari di diverse aziende agricole locali, dai rappresentanti di associazioni culturali del territorio e da numerosi cittadini”, spiega il sindaco, “ho ritenuto necessario predisporre una misura adeguata a fronteggiare la sempre maggiore presenza degli animali selvatici, sia in centro che in periferia, e soprattutto nell’ottica di prevenire ulteriori azioni rovinose a scapito di persone e cose”.

“Dall’eccessiva moltiplicazione dei cinghiali, infatti – il cui aumento numerico è totalmente fuori controllo – possono derivare rischi di danni al bestiame di allevamento, alle colture agricole, oltreché pericoli alla circolazione stradale e potenziali attacchi all’uomo”, prosegue Di Bartolomeo, “Ricordo come l’ improcrastinabilità nel porre rimedio alla suddetta situazione sia stata già ampiamente rappresentata anche agli organi competenti della Regione Abruzzo , allo scopo di  individuare le migliori soluzioni per contenere, da un lato, il proliferare della specie e, dall’altro, tutelare l’incolumità pubblica e privata. Il problema resta ed auspico che tale provvedimento possa offrire una risposta efficace alle preoccupazione della mia Comunità”.

Questi  i punti salienti dell’Ordinanza:

  • Si autorizza nelle zone centrali e periferiche del Comune di Bolognano , la cattura e/o l’abbattimento di cinghiali selvatici allo stato brado che siano potenzialmente pericolosi in quanto sconfinando dai loro habitat naturali si avvicinano all’abitato, anche al fine di evitare l’eccessivo proliferare degli stessi;
  • si incaricano, per l’attuazione di tali operazioni di cattura e/o abbattimento, i Carabinieri Forestali nonché i proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi, purché muniti di licenza per l’esercizio venatorio, nonché le guardie forestali;
  • per le operazioni di cattura e, se necessario, di abbattimento dovranno essere programmati appositi piani di intervento da trasmettere all’ISPRA (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica) per l’emissione del proprio parere, e da comunicarsi preventivamente, per ragioni di sicurezza, agli organi di polizia, nonché ai residenti ed alle attività produttive presenti nel relativo territorio.