Sabato, infatti, l’ospedale ha raggiunto la capienza massima: le ambulanze hanno atteso ore in pronto soccorso e si sono accumulate quasi quaranta persone in attesa di ricovero dopo la prima consulenza medica.
La Asl, tra l’altro, è al lavoro sulla convenzione con strutture private accreditate, così da aumentare ulteriormente il numero di posti dedicati ai pazienti affetti da Covid-19.
Il Covid Hospital, struttura realizzata in tempi record nella primavera del 2020, contava cento posti, di cui 35 dedicati al day hospital e 65 tra degenza intensiva, sub intensiva e ordinaria. Con il nuovo provvedimento si arriva a 132 posti letto.
“Per la per prima volta in questa fase – spiega il direttore dell’Uoc di Malattie infettive, Giustino Parruti – abbiamo dovuto attingere a risorse di altri dipartimenti in termini di personale: una decina di dirigenti medici dell’area medica e chirurgica vengono dedicati all’area Covid. Da stasera i nuovi posti saranno operativi. Ringrazio tutti per la collaborazione”.
Gli esperti si aspettano un ulteriore aumento dei ricoveri nelle prossime settimane e proprio per questo Parruti sottolinea che “la Asl sta lavorando sulla convenzione con strutture private accreditate per avere un’espansione dell’area di degenza covid dedicata ai pazienti che non necessitano di trattamento intensivo o sub intensivo”.
“Nelle aree mediche notiamo un lieve peggioramento dei pazienti cronici perché per un anno sono in parte saltati i servizi a causa del Covid. Per loro le conseguenze dei ritardi sono l’aggravamento delle patologie. Non possiamo assolutamente correre il rischio di tagliare altri servizi. La vera sfida è cercare di gestire l’emergenza senza togliere spazio ai pazienti non covid. È un momento molto delicato, ma sono convinto che ce la faremo”, conclude il direttore delle Malattie infettive.