Accusati i primi sintomi, i giovani sono stati sottoposti a tampone, che ha dato esito positivo. I campioni nei prossimi giorni verranno sequenziati, ma il sospetto, visto l’attuale contesto epidemiologico, è che i contagi siano riconducibili alla variante Delta.
Non a caso dalle attività di sequenziamento eseguite dal laboratorio di Genetica molecolare – Test Covid-19 dell’università d’Annunzio sono emersi altri due casi dovuti alla variante Delta: si tratta di due giovani del Chietino rientrati proprio da Grecia e Spagna.
Dei sedici nuovi casi emersi nel Pescarese, 13 riguardano pazienti residenti a Pescara. Per il Pescarese si tratta di uno dei dati più alti degli ultimi mesi, mentre per il capoluogo adriatico è in assoluto il più elevato dalla metà di aprile ad oggi.
L’incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti, alla luce dell’aggiornamento odierno, sale rapidamente e passa da 7 a 11 per la provincia e addirittura da 5 a 15 per la città di Pescara, che solo fino a tre giorni fa era uno dei grandi centri urbani italiani con i numeri più bassi.
La Asl si sta occupando ora del tracciamento dei contatti dei positivi, ai fini della quarantena e dell’esecuzione di nuovi tamponi. Intanto all’aeroporto d’Abruzzo è iniziata l’attività di testing sui passeggeri in arrivo da Malta, Spagna e Regno Unito, in base a quanto previsto dall’ordinanza firmata ieri dal governatore Marco Marsilio, che ha imposto l’esecuzione del tampone al momento dello sbarco nello scalo. Una settantina i test eseguiti in giornata.