Si tratta di uno studio sperimentale teso ad aprire nuove frontiere nell’individuazione di farmaci innovativi capaci di colpire e curare le patologie oncologiche, derivanti da una scorretta combinazione genica o da un difetto molecolare, in qualunque parte del corpo dovessero presentarsi, dunque al seno come al colon o anche nel caso dei tumori cerebrali.
La ricerca, ospitata nell’Unità Operativa Complessa del Reparto di Anatomia Patologica dell’Ospedale civile, è affidata alla dottoressa Marina La Rovere e avrà la durata di nove mesi, al termine dei quali la Lilt, che finanzierà personalmente l’iniziativa, presenterà i primi risultati e gli obiettivi fin qui raggiunti.