“Il Comitato regionale – dichiara in una nota Loredana Di Paola del Wwf – è obbligato ad esprimersi sulla sospensione dei lavori. La sentenza del Tar parla chiaro: l’atto impugnato non è atto conclusivo del procedimento (solo per questo non e’ ammissibile), non è lo screening VIA (che deve ancora essere fatto). Quindi ciò che denunciamo da tempo oggi ha l’ennesima conferma : i lavori sono iniziati e proseguiti fino ad oggi senza il titolo autorizzativo necessario. Sono quindi illegittimi e vanno ufficialmente sospesi”.
“A prescindere – sostiene Vanessa Oppo, Carrozzine Determinate – dal merito della diffida noi denunciamo anche che ad oggi non è stato presentato alcun progetto di eliminazione delle numerose barriere architettoniche presenti sulla strada parco, che impediranno la fruizione (qualunque impianto di trasporto sarà scelto) da parte della totalità delle persone con disabilita’. Ci sono norme nazionali e regionali che attestano l’esclusione da qualunque tipo di finanziamento opere sprovviste dalla preventiva ‘Valutazione di Conformita’ che riguarda appunto il totale superamento delle barriere architettoniche. Il progetto in questione manca anche di questo titolo. Quindi si configura a tutti gli effetti come un’opera fuori legge”.
“Al di la’ delle altre importanti criticità emerse – afferma il presidente regionale del Wwf, Luciano Di Tizio -, riteniamo che l’attuale progetto della filovia non sia realmente funzionale alla riduzione del traffico veicolare privato e delle conseguenti emissioni inquinanti. In piu’ comporta il sacrificio di un’area, come la strada parco, che svolge ormai da anni una innegabile e positiva funzione sociale e di mobilita’ ecologica. L’auspicio è che la vicenda venga finalmente affrontata confrontando le ragioni dei diversi attori per giungere ad una composizione che sia nel reale interesse dei cittadini”.