Emozione, quindi, ma anche curiosità per un esame completamente atipico. All’esterno del Liceo Classico Gabriele D’Annunzio, una delle scuole simbolo di Pescara, stamattina si mescolavano la gioia di chi festeggiava per aver già fatto la propria prova (unica orale senza scritti) e l’ansia di chi era ancora in attesa di sostenere l’esame.
Rigide, così come previsto, le misure di sicurezza anti Covid. Portone principale del Liceo chiuso. Ingresso consentito ad uno studente per volta, munito di mascherina, e aule con la presenza della Commissione e di un testimone oltre all’esaminando.
Riccardo Anzoletti 5^D – come ha dichiarato all’Ansa – ha brindato con prosecco e pizzette insieme ai genitori dopo aver sostenuto la maturità: “È vero mi sono tolto un peso ma non mi sento certo un privilegiato perché ci sono stati tolti i mesi più belli come i cento giorni dagli esami, la notte prima degli esami, e gli ultimi tre mesi di scuola e il calore dei compagni”. La prova orale durata un’ora ha visto il giovane studente cimentarsi, tra gli altri argomenti con “Il Piacere, la Vergine delle Rocce e Elettra per D’Annunzio, Polibio per il Greco e Cicerone per il Latino”.
Ha vissuto invece con un po’ di ansia le ore immediatamente prima dell’esame Francesca: “Certo non fare la versione di greco – ha detto ancora all’Ansa – per me che non sono una cima in questa materia è un bel peso in meno. Sono preoccupata ma neanche tanto perché credo che ci sarà anche la giusta comprensione da parte dei professori”.
Contenta Micaela, 5^G, che ha abbracciato il papà e la mamma appena uscita dal Liceo: “È stato meno difficile di come immaginavo. Ho trovato grande disponibilità da parte dei professori che mi hanno fatto parlare tanto. A me è uscito Seneca e poi mi hanno chiesto tra le varie domande della seconda Rivoluzione Industriale. Oltre all’argomento di cultura generale. Ora le vacanze? Beh pochi giorni perché dovrò iniziare a preparare i test per Medicina. Ti è pesato aver saltato gli ultimi mesi di scuola? Tantissimo. Ho una classe bellissima e non essere stati insieme per le ultime settimane di scuola è stato durissimo”.
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