Si tratta di circa 40 lavoratori che prestano assistenza ad oltre 100 anziani presenti nella struttura. “Da qualche mese, la società CISE e la cooperativa ACDI, che gestiscono la RSA, hanno interrotto il regolare pagamento degli stipendi e ad oggi – spiega Di Domizio – si trovano in ritardo delle mensilità di ottobre e novembre scorsi. L’ultimo stipendio pagato, quello relativo al mese di settembre, era stato accompagnato da una comunicazione dell’azienda in cui si affermava che a partire dallo scorso 15 dicembre la situazione sarebbe stata regolarizzata. Forse si è trattato di una strategia per prendere tempo e dilazionare le azioni di rivalsa dei dipendenti, visto che ad una settimana dalla data annunciata dall’azienda non si è visto stipendio alcuno, né ci sono garanzie che i pagamenti avverranno in un prossimo futuro. Eppure sembrerebbe che le società in questione abbiano recentemente ricevuto somme cospicue dal Comune di Pescara e dalla AUSL, per cui risulta ancora più difficile comprendere le ragioni per cui i dipendenti non vengano pagati per il lavoro che hanno svolto e continuano a svolgere regolarmente. A questo punto, non potrà non darsi seguito a tutte le azioni sindacali e giuridiche necessarie per ottenere quanto dovuto, a partire dalla proclamazione dello stato di agitazione dei dipendenti. Qualora ciò non fosse sufficiente – conclude il segretario provinciale FP Cgil – si proclamerà lo sciopero e si coinvolgeranno il Prefetto e le Istituzioni preposte, continuando fino ad arrivare a richiedere le ingiunzioni di pagamento in Tribunale.