Sottopasso allagato a Pescara: muore donna di Spoltore

Fontanelle-annegataPescara. Si chiamava Anna Maria Mancini la donna morta nel sottopassaggio allagato alle porte di Pescara, nel quartiere di Fontanelle, a causa delle piogge di stanotte.

La donna era originaria di S.Teresa di Spoltore e aveva 57 anni. Lo conferma il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito.Il sottopasso é invaso da metri e metri d’acqua in zona dell’aeroporto: la donna questa mattina alle 5,30 aveva telefonato al marito chiedendo aiuto e riferendo di stare annegando. IMG-20131202-WA0006La telefonata é stata confermata dal capo della polizia municipale di Pescara, Carlo Maggitti.

Sul posto anche il Questore di Pescara Paolo Passamonti. Le operazioni sono rese difficoltose dall’oscurità e dal fango presente. Sul posto decine di uomini dei carabinieri, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile.

Il corpo è stato recuperato attorno alle 15.00: i soccorritori, non riuscendo a estrarre la donna, hanno proceduto con il recupero dell’automobile.

La strada che porta al sottopasso Menichini, via Fontanelle, era chiusa al traffico dalla notte, dopo le 4, cioè subito dopo l’apertura del Centro operativo comunale. Lo assicurano da Palazzo di Città. E’ stata transennata per impedire l’accesso alle auto ma la macchina rimasta bloccata all’interno si è comunque infilata nella strada, superando le transenne, e poi al sottopasso. I vigili del fuoco e la Guardia di finanza hanno agganciato l’auto e la stanno tirando fuori sotto gli occhi dei parenti della donna scomparsa. Sarebbe stato troppo difficoltoso svuotare prima il sottopasso.

LA DISPERAZIONE DEI FAMILIARI

“Quando mi ha chiamato era disperata” racconta il marito, Lamberto Galiero, autista della Regione Abruzzo. “Mi ha detto che si trovava in un sottopassaggio e che l’acqua stava sommergendo la sua auto. Purtroppo non ha saputo indicarmi la zona esatta dove si trovava”. Sul posto, anche la figlia della donna che attende disperata che si concludano le operazioni. Anna Maria Mancini era uscita di casa presto perchè chiamata dall’anziana madre, che vive nel quartiere pescarese di Fontanelle, la quale le aveva detto che la sua abitazione si stava allagando. “Glielo avevo detto di non passarci” continua il marito, che, circondato dai familiari, sta assistendo alle operazioni di recupero del mezzo, che sono complesse. Questa mattina Galiero aveva ricevuto una telefonata dalla moglie che gli diceva di essere in difficoltà. Sul posto e’ arrivato, tra gli altri, il sostituto procuratore Silvia Santoro.

IL CORDOGLIO DEL SINDACO DI LORITO

Il sindaco Luciano Di Lorito esprime “profondo cordoglio per la perdita di Anna Maria Mancini, la donna di 57 anni, originaria di Santa Teresa di Spoltore, annegata nella sua auto sommersa dall’acqua in un sottopasso di Pescara. Al momento del recupero del corpo della vittima il primo cittadino si è recato sul posto assieme al Presidente del Consiglio Lucio Matricciani. “Di fronte a un evento così drammatico non posso che unirmi al dolore dei famigliari di Anna Maria Mancini, una donna che ha perso la vita mentre cercava di offrire il suo aiuto ai genitori”.

 

MASCIA: DONNA ANNEGATA TRAGEDIA IMMANE!

La morte di Annamaria Mancini, vittima della violenta ondata di maltempo che da ieri notte sta interessando Pescara, “è una tragedia di proporzioni immani che mai ci saremmo aspettati. Oggi è la giornata del dolore, anche se abbiamo già iniziato le verifiche di quanto accaduto per capire come sia stato possibile per la donna superare le transenne che appena poco dopo le 4 sono state sistemate agli ingressi del sottopasso di Fontanelle, sottopasso che, peraltro, è provvisto di telecamere”. Lo dicono il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli che stamane hanno seguito le ricerche e poi le operazioni di recupero del corpo della 57enne di Spoltore, intrappolata nella sua auto mentre andava ad aiutare la madre a superare i disagi creati dal maltempo. “Il nostro obiettivo – aggiungono – è quello di fare e garantire assoluta chiarezza su una tragedia enorme, specie per chi, come noi, ben conosce il marito della donna, dipendente della Regione Abruzzo. Una famiglia stimata e conosciuta, alla quale in questo momento rivolgiamo tutti i nostri sentimenti di affetto e di cordoglio. La notizia è arrivata come un pugno nello stomaco”. Mascia e Fiorilli ricostruiscono anche quanto accaduto in via Fontanelle, sul fronte degli interventi comunali. “Sino alle 2.30 la situazione era tranquilla e il sottopasso era transitabile. Il problema è scattato alle 3.30 circa quando il black out che ha interessato tutta la zona di Porta Nuova ha bloccato le pompe di sollevamento del sottopasso determinando la formazione di un vero e proprio fiume in piena, alto tre metri, un muro impenetrabile di acqua, fango e detriti. Non appena e’ stato attivato il Coc (Centro operativo comunale), gli operatori dell’ufficio manutenzioni del Comune, poco dopo le 4, hanno provveduto a posizionare le transenne, portate nella zona già da venerdì pomeriggio, proprio perché consideravamo quel sottopasso (come quello di via Raiale) un sito fortemente sensibile visti gli allagamenti che in passato hanno sempre interessato la struttura. Saranno gli inquirenti a capire cosa sia accaduto”. Intanto I carabinieri della compagnia di Pescara, coordinati dal capitano Claudio Scarponi, hanno già acquisito le immagini delle telecamere del Comune situate nella zona del sottopasso. Ma da Palazzo di città fanno sapere che “durante le ricerche il Ced comunale ha passato al setaccio i filmati, nella fascia oraria compresa tra le 3.30 e le 6, e la cosa che ci lasciava ben sperare e’ che dai filmati non c’era traccia del passaggio della vettura”. Eppure al momento, considerata la direzione di marcia in cui e’ stata ripescata la Peugeot, tra le ipotesi più verosimili prese in considerazione dagli investigatori c’è proprio quella che la donna si sia infilata verso le 5.30 nel sottopasso, dopo aver imboccato via Fontanelle da via Tiburtina, senza accorgersi che era pieno d’acqua. Gli accertamenti andranno avanti nei prossimi giorni, quando saranno ascoltati i familiari della donna, e sarà esaminata anche la situazione del sottopasso, una volta svuotato. Il quadro, quindi, e’ ancora incompleto e tutto da ricostruire. Dalla visione delle immagini delle telecamere, comunque, emerge che alle 5 il sottopasso Menichini era già completamente allagato. 

Codici chiede giustizia per Annamaria Mancini

“I cittadini vogliono giustizia, i familiari della donna defunta vogliono sapere perché sotto quel ponte l’acqua non veniva scaricata dal sistema fognante. E queste risposte le puo’ dare solo la giustizia”. Lo afferma il Codici (Centro per i diritti del cittadino) commentando la notizia della morte di Anna Maria Mancini annegata nel sottopasso Le Fontanelle di Pescara dove la sua auto è rimasta sommersa dall’acqua. “La cosa di cui nessuno parla – afferma il Codici – è che il sottopasso dove si è consumata la tragedia, da questa mattina fino ad un’ora fa (intervallo in cui non è piovuto) è rimasto comunque pieno di acqua. Questo significa che il sistema di deflusso delle acque sotto al manto stradale è completamente intasato. Questo è’ il punto. Auspichiamo che la magistratura inquirente verifichi anche queste responsabilità perché domani non si ripeta la tragedia che stiamo vivendo. Non vorremmo in questi momenti di estremo disagio e sofferenza puntare il dito sulle responsabilità umane ma – afferma infine il Codici – non possiamo esimerci dal farlo perché è nostro dovere quale sindacato a tutela degli utenti intervenire in tali circostanze denunciandone a gran voce le gravi anomalie. Il sottopasso di Fontanelle non doveva essere colmo d’acqua se il sistema drenante e quindi tombini e fogne avessero funzionato”.

 

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