Assicurano ugualmente, giorno e notte, i servizi di assistenza alle circa 110 persone ricoverate presso la residenza sanitaria assistita Santa Maria Ausiliatrice di Montesilvano, ma i dipendenti sono in profonda sofferenza a causa del ritardo con cui percepiscono gli stipendi. “Si tratta”, spiega Stefano Di Domizio, della segreteria provinciale Cgil Funzione pubblcia, “di un fenomeno che va avanti da parecchi mesi e si aggrava ogni giorno che passa. L’ultimo stipendio percepito è quello relativo alla mensilità di agosto 2013”.
“Da allora”, prosegue il sindacalista, “nonostante gli impegni assunti dalla direzione della struttura dietro sollecitazione dei lavoratori e del sindacato, tutti puntualmente disattesi, i dipendenti continuano ad onorare puntualmente le obbligazioni nei confronti del datore di lavoro, la cooperativa Acdi e la società Cise, ma non possono più fare fronte agli impegni e alle necessità quotidiane non ricevendo più gli stipendi che hanno già guadagnato”.
Minacciata, dunque, l’attivazione dello stato di agitazione: “Se la situazione non si dovesse risolvere in tempi brevi”, conclude Di Domizio, “sarà inevitabile ricorrere agli strumenti sindacali di lotta per far valere i propri diritti, e la direzione della Rsa si assumerà tutta le responsabilità per i danni cagionati ai lavoratori e ai servizi”.