“Tutto ciò che può finanziare le biblioteche mi sembra che sia doveroso, utile, necessario improcrastinabile. Bisogna finanziare gli ospedali ma bisogna finanziare anche le biblioteche, perché secondo me se la gente andasse di più in biblioteca andrebbe meno in ospedale. Le biblioteche aiutano a stare meglio”. Così parlò Francesco De Gregori, questa mattina a Pescara per assistere al convegno in memoria del padre Giorgio, morto nel 2003, sovrintendente bibliotecario per l’Abruzzo e il Molise a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, fautore della cooperazione tra le biblioteche, promotore deil catalogo unico regionale abruzzese e figura fondamentale per la nascita di un’ associazione professionale e per incentivare scambi di esperienze e servizi tra bibliotecari.
Al seguito del padre, il cantautore ha vissuto nel capoluogo adriatico la primissima infanzia e di Pescara ,ha detto, “Ho ricordi molto dolci, i miei primissimi ricordi di vita. Avevo due anni quando sono venuto qui e sono andato via quando ne avevo nove. I miei primissimi ricordi sono il mare, dove andavo tutte le estati, per tre mesi, e la città che veniva fuori dalla guerra, nei primi anni ’50, e quindi ricordo il fascino di una città che stava rinascendo, si stava ricostruendo”. Seduto in platea, tra il pubblico, accompagnato dai figli e dal fratello Luigi, De Gregori ha assistito al convegno organizzato a Pescara proprio per sua volontà. Ieri la prima parte a Roma, nella Biblioteca di storia moderna e contemporanea della Capitale. Tra i temi quello della carenza di fondi per le biblioteche e della necessità di proporre l’argomento a un tavolo istituzionale, in Abruzzo, ma a questo proposito De Gregori ha detto ai giornalisti: “Non mi fate parlare di politica”. Inevitabilmente, invece, ne ha parlato il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, lanciando un appello “alla Regione Abruzzo, affinché rifinanzi la legge sulle biblioteche, e alle fondazioni bancarie, affinché mostrino più sensibilità per le biblioteche provinciali, che sono un presidio culturale importante per i giovani e meno giovani”.
Invitato e grande assente l’assessore regionale alla Cultura Giorgio De Fanis: si spera, almeno, che sia presente all’incontro auspicato da Testa con i quattro presidenti di Provincia, i direttori delle quattro biblioteche provinciali e il direttore dell’Associazione biblioteche italiane Abruzzo, Tito Viola.