Pescara. Gli operatori commerciali lanciano l’allarme dopo l’incidente occorso al Ponte del Mare: “La chiusura ci ha danneggiato”. Scomparso il passeggio turistico, balneatori e ristoratori lanciano l’appello per la rapida riapertura.
La conferma del fatto che il Ponte del Mare fosse diventato già da tempo il simbolo indiscusso di Pescara era già stata data dalle numerose campagne pubblicitarie e promozionali che hanno fin qui lo hanno utilizzato come sfondo. Ora che la draga ne ha ferito la pancia, obbligando il Comune alla chiusura per sicurezza, sono gli operatori commerciali a certificarne il valore economico, o meglio la perdita subita negli incassi da quando è stato chiuso.
Mentre gli operai continuano a perlustrare dall’interno la struttura sospesa, sono i ristoratori della riviera e i titolari degli stabilimenti balneari, praticamente in massa, a prendere carta e penna e lanciare un appello all’amministrazione comunale per una rapida riapertura dell’attraversamento ciclopedonale: “Una drastica riduzione delle attività commerciali”, scrivono in una petizione sottoscritta a decine, “si sono immediatamente ripercosse sulle imprese turistico-economiche della zona in conseguenza del ridotto, se non quasi completamente scomparto, passeggio turistico che la struttura del Ponte del Mare aveva richiamato”. Ecco dunque certificato il “formidabile volano per l’economia della città” intrinseco al ponte. “Confidiamo”, si appellano i commercianti, “che i lavori di riparazione possano completarsi al più presto per restituire alla collettività un bene pubblico unanimemente apprezzato e riconsegnare alle attività economiche quel valore aggiunto per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio”.
LEGGI LA PETIZIONE