Nuovo vertice, ad un mese dal blocco subito in consiglio comunale, per riavviare l’iter della cessione dell’ex Cofa. Attorno allo stesso tavolo si sono comune, Provincia, Regione e camera di commercio, a confronto con i dirigenti della Regione, ente proprietario dell’immobile valutato 13 milioni di euro.
E i rappresentanti dell’ente dell’Emiciclo hanno chiarito definitivamente, sgombrando il campo da qualsiasi ipotesi proposta, che non è possibile alcuna cessione gratuita dell’ex mercato ortofrutticolo all’amministrazione comunale, in quanto la vendita delle aree dovrà determinare quell’introito che è già stato previsto dalla Regione come co-finanziamento dei fondi Fas. I dirigenti Macera e Caruso hanno riferito che il presidente Chiodi ha manifestato il proprio interesse a riprendere l’iter avviato, ma un interesse temporalmente limitato: la procedura dovrà necessariamente giungere a definizione entro tre mesi al massimo. L’unica alternativa alla vendita alla camera di commercio, in definitiva, sarà il bando pubblico.
Numerose ma contigue le reazioni a margine. “La Provincia di Pescara”, commenta il presidente Testa, “ha confermato la volontà, già espressa in passato, di proseguire sulla strada tracciata nel precedente accordo di programma, considerata la necessità di ridisegnare l’area dell’ex Cofa, strategica per la città e per il suo sviluppo”. “Il Comune di Pescara”, riprende il sindaco Albore Mascia, “è più che mai convinto che il coinvolgimento dei quattro enti pubblici sia un’occasione unica e un’opportunità storica per Pescara che potrà finalmente raggiungere un traguardo fondamentale lungamente inseguito. Per questo”, aggiunge, “abbiamo proposto di tornare al Tavolo di confronto ripartendo, probabilmente, anche da una pianificazione complessiva del Piano Particolareggiato 2, e ovviamente c’è bisogno di fare una riflessione complessiva”. “Ovviamente”, conclude il presidente della camera di commercio Becci, “riporterò alla giunta Camerale l’esito della riunione, sollecitando tutte le forze del territorio a manifestare disponibilità a una condivisione e alla massima coesione su tale tematica che investe tutto il territorio”.