“Non ero il dominus di Villa Pini, l’amministratore delegato dell’azienda era Angelini e la sua era una presenza assoluta”. Per Gianluca Zelli, ex amministratore delegato Humangest ed ex direttore generale del gruppo Villa Pini, oggi al banco degli imputati nell’aula del processo Sanitopoli, era Vincenzo Angelini a decidere ogni minima mossa fiscale relativa ai conti della clinica privata chietina, rispedendo così al mittente quanto testimoniato dall’ex titolare della clinica privata. Secondo l’accusa Zelli, che deve rispondere di riciclaggio, avrebbe occultato in paesi off shore 21 milioni di euro, facenti parte della cartolarizzazione del conto sanitario, gonfiando le sponsorizzazioni fatte dalla Humangest a due team motociclistici per il motomondiale del 2005 e del 2006, tra cui quello del pilota Andrea Dovizioso. Se Angelini, quindi, aveva addossato a lui la regia degli illeciti, Zelli risponde che l’ex imprenditore della sanità “era sempre presente e il suo controllo era totale. Io non potevo fare e non facevo tutto”. Zelli ha sostanzialmente detto che Angelini era al corrente delle sponsorizzazioni e che alla base c’erano finalità di tipo fiscale. L’ex manager ha anche detto di non sapere nulla a proposito dell’ex governatore abruzzese Ottaviano Del Turco in quanto non si occupava dei rapporti con i politici e di non averlo mai visto a Villa Pini.