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Pescara, le richieste dell’IPASVI alla Asl. I propositi per il nuovo anno

Incremento di personale in quasi tutte le unità operative degli ospedali di Pescara, Penne e Popoli, una risposta al demansionamento della figura professionale dell’infermiere e attivazione degli ambulatori a gestione infermieristica per rispondere meglio alle esigenze dei cittadini.

Sono questi gli obiettivi per il nuovo anno che sono stati fatti presenti da Irene Rosini e Alessio Sichetti, presidente e vicepresidente del collegio IPASVI di Pescara, ora Ordine delle Professioni Infermieristiche, al Direttore Generale Armando Mancini e al Direttore Sanitario della Asl Valterio Fortunato, durante un incontro in cui sono state segnalate ancora una volta le problematiche che da tempo investono l’azienda sanitaria di Pescara.

Mancini e Fortunato hanno illustrato gli interventi che intende mettere in campo la Asl, richiedendo nel contempo “una maggiore collaborazione ai coordinatori infermieristici e a tutto il personale dell’area comparto al fine di superare insieme le problematiche organizzativo-gestionali”. In primo luogo il piano per l’assunzione di infermieri e operatori socio sanitari, che passa attraverso un rapido espletamento delle procedure del concorso di mobilità e il probabile superamento del blocco del 50% del turnover del personale. E’ stata inoltre ribadita la volontà, da parte del direttore generale, di attivare in tempi ristretti il primo ambulatorio infermieristico di enterostomia, condividendo indicazioni e suggerimenti organizzativi dell’Ipasvi.

“Piena disponibilità – ribadisce il presidente Irene Rosini – a una fattiva collaborazione per lo sviluppo e l’applicazione di nuovi modelli assistenziali volti alla crescita della professione e al miglioramento delle attività assistenziali nei confronti della cittadinanza. Nella nostra Asl sono presenti professionisti validi, con competenze avanzate, accreditate qualitativamente e quantitativamente, e non è più accettabile che le stesse non vengano impiegate per migliorare il governo clinico”.